Habibollah Golparipour, un prigioniero politico curdo nel
braccio della morte, è stato convocato dagli ufficiali della prigione
centrale di Semnan lo scorso 9 maggio e informato del fatto che doveva
prepararsi al trasferimento in una località segreta. Lo ha riferito una
fonte locale a International Campaign for Human Rights in Iran. Golparipour
non è stato informato delle ragioni del trasferimento. Secondo la
fonte, considerato il fatto che la condanna a morte del prigioniero
politico è stata portata a termine dalla Corte Suprema, c’è la
preoccupazione che la sua condanna possa essere resa esecutiva
immediatamente.
In un’intervista rilasciata a Campaign for Human Rights in Iran, un membro della famiglia di Golparipour
ha confermato queste notizie e ha aggiunto che Habibollah ha chiamato
la sua famiglia lo scorso 9 maggio e, durante la breve telefonata dalla
prigione centrale di Semann, ha riferito che doveva fare le valigie e
prepararsi a essere trasferito il 10 maggio.
La famiglia del prigioniero politico ha detto che Golparipour
non conosceva le ragioni del trasferimento né il luogo e i loro
tentativi di avere maggiori informazioni sulle sue condizioni sono state
infruttuose. La sua famiglia non è in grado di affrontare lunghi viaggi
come quello dalla loro residenza di Sanandaj nella provincia del
Kurdistan a Semnan.
Le forze dell’Intelligence di Mahabad hanno arrestato Habibollah Golparipour il 27 settembre del 2007, appena fuori Mahabad e l’hanno portato nei centri di detenzione a Mahabad, Orumiyeh, and Sanandaj. Fonti vicine alla sua famiglia hanno riferito a Campaign for Human Rights in Iran
che durante la detenzione è stato “soggetto alle peggiori torture
fisiche e psicologiche, al punto che un braccio e una gamba sono stati
rotti durante le torture”. Il prigioniero è stato poi trasferito nella
prigione di Mahabad e condannato a morte dalla sezione 1 della Corte
Rivoluzionaria di Mahabad il 14 marzo del 2010, in un processo della
durata di un minuto, con le accuse di “appartenenza al PJAK” il Partito della vita libera del Kurdistan.
Golparipour ha iniziato il 12 maggio 2010 uno
sciopero della fame di 15 giorni per protestare contro la sua condanna a
morte. Tuttavia, la sezione 31 della Corte Suprema ha confermato la
sua condanna.
In una lettera aperta del marzo 2012, Habibollah Golparipour ha scritto delle torture fisiche e psicologiche che ha subito nei centri di detenzione dell’Intelligence di Orumiyeh e Mahabad.
“Nel corso della mia lunga detenzione e delle torture fisiche e
psicologiche, sono quasi morto. Ho accumulato rabbia nello spiegare i
dettagli e ho scritto a varie organizzazioni governative, ma in questo
paese le nostre voci non riescono nemmeno ad attraversare le celle della
prigione” ha scritto Golparipour.
Secondo le fonti vicine a Habibollah Golparipuor, il prigioniere è
stato trasferito alla prigione centrale di Orumiyeh il 3 dicembre del
2010 e il 15 marzo 2012 è stato brutalmente trasferito dalla prigione di
Orumiyeh alla prigione centrale di Semnan, dove è stato ospitato tra i
criminali comuni.
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