Secondo quanto scrive l’Huffington Post, edizione inglese, una
delegazione del Parlamento Europeo sarebbe pronta a raggiungere l’Iran,
per una visita di dieci giorni nella Repubblica Islamica. Secondo quanto abbiamo appreso sinora, la
delegazione sarebbe atterrerebbe a Teheran il 28 aprile e sarebbe
composta da tree membri della “Commissione per le Relazioni con l’Iran”.
Due membri della delegazione saranno, quasi certamente, Chair Tarja
Cronberg, Presidente della Delegazione e la sua vice Cornelia Ernst. Il
terzo nome è finora ignoto e temiamo possa essere un italiano,
considerando che nella Delegazione UE fanno parte tre onorevoli
italiani: Potito Salato (Pdl), Sergio Cofferati (Pd) e Oreste Rossi.
Riteniamo
che questo possibile viaggio della Delegazione dell’UE rappresenti una
vergogna e ci auguriamo sinceramente che nessun rappresentate italiano
accetti prenderne parte e di stringere le mani grondanti di
sangue dei membri del regime iraniano. Chi deciderà di far parte della
delegazione che si recherà in Iran, dovrà assumersi la responsabilità di
aver portato avanti – ancora una volta – una strategia di appeasement
che rafforza il regime e le sue nefandezze.
A proposito di
nefandezze, tanto per informare i nostri cari deputati europei, in
questi giorni il regime iraniano ha approndito il suo sostegno a Bashar
al-Assad. Le forze di Hezbollah – totalmente sostenute da Teheran – sono
entrate in massa in Siria, sostenendo le milizie Baathiste lungo il
confine con il Libano. In Iran, nel frattempo, è giunto il capo di Hezbollah, il terrorista Hassan Nasrallah. In un incontro privato con la Guida Suprema Ali Khamenei e il Capo della Forza Quds Qassem Soleimani, Nasrallah
ha garantito il sostegno incondizionato del “Partito di Dio” alla
strategia del regime iraniano, non solo sulla Siria, ma anche nelle
altre questioni chiave che toccano direttamente gli interessi iraniani.
Le mani del regime iraniano, però, non si fermano alla Siria: in queste ore, infatti, la polizia canadese ha annunciato l’arresto di due membri di al-Qaeda
che, secondo le prime indicazioni, pianificavano un attacco alla linea
ferroviaria Toronto-New York. Pur non accusando direttamente il regime
iraniano di aver ordinato il possibile attacco, la polizia canadese ha
dichiarato che i due fermati avevano ricevuto un “sostegno da elementi
di al-Qaeda presenti in Iran”. D’altronde, questa nuova indiscrezione,
non fa che confermare i rapporti di lungo corso tra la Repubblica
Islamica e il movimento terrorista sunnita “La Base”, relazioni da noi denunciate chiaramente qualche mese fa.
Speriamo
davvero che la delegazione europea decida di cancellare il viaggio in
Iran e aderisca totalmente alla sola strategia che può fermare il
criminale regime iraniano: l’isolamento diplomatico totale del regime e
la fine di ogni rapporto politico ed economico, sino a quando gli
Ayatollah non la smetteranno di abusare dei diritti umani, reprimere
l’opposizione interna, lavorare alla costruzione della bomba atomica,
finanziare il terrorismo internazionale e mettere costantemente in
pericolo la stabilità della Comunità Internazionale.
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