Il massacro brutale dei residenti di Ashraf del 1 settembre 2013, che
ha lasciato sul campo 52 martiri e 7 ostaggi, è stato perpetrato dalle
forze irachene su ordine di Khamenei e Maliki; si è trattato di un
grande crimine contro l’umanità e non dovrebbe passare sotto silenzio.
Khamenei, alle prese con problemi interni e internazionali, aveva
un’assoluta necessità di questo eccidio, che è un’altra faccia
dell’attacco chimico alla periferia di Damasco e della carneficina di
centinaia di civili, bambini compresi
.
Noi, firmatari di questa dichiarazione, condanniamo l’apatia e il
silenzio delle organizzazioni internazionali nei confronti di questi
crimini orrendi dei mullah che governano l’Iran e del loro governo
fantoccio in Iraq, e chiediamo agli Iraniani nel mondo e alle persone
responsabili e rette delle altre nazioni di sostenere e difendere i
residenti di Camp Liberty e Camp Ashraf. Affianco agli Iraniani,
sollecitiamo l’Unione Europea, il governo degli Stati Uniti e le Nazioni
Unite a richiedere le seguenti misure
:
Primo: Impegnarsi per il rilascio immediato dei 7 ostaggi dell’attacco
.
Secondo: Mandare via le forze irachene da da Camp Ashraf e Liberty e
sostituirle con i Caschi blu delle Nazioni Unite, per difenderli fino
alla conclusione del processo di trasferimento dei residenti dei campi
verso l’Europa o gli Stati Uniti
.
Terzo: Istituzione di un comitato internazionale di indagini
imparziali e deferimento dei fatti del 1° settembre al Consiglio di
sicurezza perché venga fatta giustizia e i responsabili siano puniti.
Indirizzo E-mail per firmare in sostegno di questa dichiarazione:
ashraf.massacre@gmail.com
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